Grafia di donna, 38 anni, libera professionista
La scrivente si contraddistingue per la sua personalità ben strutturata. Tale solidità non è però innata, ma acquisita nel tempo, e a costo di grandi sforzi, come conseguenza di un’istanza difensiva e autoprotettiva molto forte.
Se infatti A. mostra ottime capacità comunicative e di adattamento alla vita sociale, è in realtà frenata da timori che le impongono di “barricarsi” dietro quella stessa corazza che se fa sì che, in primo luogo, vengano percepite dall’esterno la sua forza e la sua tenacia. Questa armatura in realtà è funzionale a salvaguardarla da una fragilità che tende a reprimere, tale è la sua necessità di mostrare a se stessa e agli altri il suo lato più agguerrito e saldo. Fra quanti la conoscono, pochi infatti riuscirebbero a immaginare che la scrivente sia alla ricerca di una identità stabile e, soprattutto, di riconoscimento affettivo.
In effetti le risorse non le mancano ed è grazie a capacità reattiva, grinta, ostinazione, amor proprio e, quando necessario, spirito di opposizione, che A. riesce ad affrontare i conflitti interni e a fronteggiare le sue incertezze, ma a costo di frenare troppo spesso l’istinto, che se di norma è incanalato in forme socialmente accettabili, dovrebbe essere più liberamente espresso. A., dotata di pensiero profondo e intenso, tende infatti ad approcciarsi in modo analitico alla realtà che la circonda, col rischio che tale modalità, improntata alla cautela e al controllo, si trasformi in una gogna che imprigiona i sentimenti.
Il suo modo di affrontare la quotidianità denota infatti concentrazione e raccoglimento di energia, ma anche chiusura e resistenza agli influssi esterni. Malgrado un modo di fare socievole e conciliante, com’è naturale in un temperamento affettivo come questo, è la prudenza che ha la meglio, col rischio di sfociare in un atteggiamento di sfiducia che rasenta la caparbietà e che finisce col danneggiare la scrivente stessa nella repressione della sua richiesta di conferme e attenzioni.
Questo non significa che A. sia fredda; i suoi contatti, pur selettivi, sono invece calorosi, ma è difficile che riesca a esprimere liberamente le sue necessità più profonde.
Ne consegue uno sforzo costante per adattarsi all’ambiente ostentando sicurezza, mettendo a tacere le proprie tensioni interne e lasciando inespresso un bisogno di gratificazione non indifferente.
È come se alla fine la scrivente danneggiasse se stessa e si limitasse nel tentativo di porre un limite al suo slancio naturale e propulsivo.
Contegno e prudenza non si manifestano solo sul fronte interpersonale, ma investono anche l’aspetto professionale. Seppur animata dalla voglia di procedere, A. non si lancia a capofitto in un’impresa, e teme il rischio del nuovo, frenata anche da un forte legame col passato che le impedisce di “buttarsi”.
Possiede però creatività, forte senso estetico, carica seduttiva e acume percettivo, qualità che unite a una buona dose di pragmatismo, le consentono di concretizzare le idee e di comunicarle in modo accattivante ed efficace. La tenacia di cui è dotata, congiuntamente alla voglia di fare e alla sua capacità di gestione emotiva, la sostengono in ogni progetto permettendole di fronteggiare con successo i timori personali e i momenti di cedimento. Alla realizzazione degli obiettivi A. arriva anche grazie al suo orgoglio, che la porta ad avere l’ultima parola e a non farsi mettere i piedi in testa dagli altri. Inoltre, la sua intelligenza duttile la rende ricettiva e propositiva.
Non manca poi il buon senso, che le consente, per quanto passionalmente coinvolta in quello che fa, di affrontare ogni situazione con capacità di discernimento e lucidità.
È il rovescio della medaglia di quella forte compensazione che se la frena affettivamente, le fornisce gli strumenti per affermarsi nel quotidiano e che continuerà a sostenerla quando A. si aprirà al suo lato più umano e vulnerabile, dando ascolto anche alle istanze più frivole e infantili, per ora represse, conciliandole con la forza di cui dà ogni giorno prova.